È ammissibile la domanda del danno tanatologico proposta in corso di causa?

Qualora parte attrice in citazione non chieda il danno cd. tanatologico (ovvero quello conseguente la perdita della vita), ma il risarcimento del danno temporaneo, biologico e morale, patito dal danneggiato prima di morire e, poi, al danno tanatologico l’attore faccia riferimento in corso di causa, la relativa domanda deve ritenersi inammissibile, in quanto domanda nuova, per petitum e causa petendi, se intervenuta oltre l’udienza di trattazione e comunque non discendente dalle difese dei convenuti [Tribunale di Grosseto, sentenza del 25.5.2015, n. 517]. Scarica qui >> CondividiPost correlati:Domanda di risoluzione del contratto di locazione contenuta nell'intimazione di sfratt ..........

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