La Corte di Giustizia UE sul valore probatorio della firma elettronica qualificata

L’articolo 25 del regolamento (UE) n. 910/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 luglio 2014, sull’identificazione elettronica e i servizi fiduciari per le transazioni elettroniche nel mercato interno e che abroga la direttiva 1999/93/CE, deve essere interpretato nel senso che i giudici degli Stati membri sono tenuti, ove ricorrano i requisiti di cui all’articolo 3, punto 12, di tale regolamento, a riconoscere il valore probatorio della firma elettronica qualificata come equivalente a quello della firma autografa nella misura in cui il pertinente regime giuridico nazionale prevede tale firma autografa. Corte di Giustizia dell’Unione Europea, sezione decima, se ..........

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