Search Results for: causa petendi
Giudizio di opposizione all’esecuzione: le eccezioni sollevate dall’opponente possono essere qualificabili come riconvenzionali?
Nel giudizio di opposizione all’esecuzione ex art. 615 cod. proc. civ., l’opponente ha veste sostanziale e processuale di attore; pertanto le eventuali “eccezioni” da lui sollevate
Diritti autodeterminati: è possibile mutare il titolo della domanda?
I diritti reali, in quanto diritti assoluti, appartengono alla categoria dei diritti c.d. autodeterminati, che si
Giudizio risarcitorio con allegata occupazione appropriativa modificata in occupazione usurpativa: è domanda nuova.
Nel giudizio risarcitorio conseguente all’occupazione illegittima di un suolo, le domande con cui si alleghino un’ipotesi
La domanda di risoluzione non richiede implicitamente la restituzione della cauzione.
In tema di appalto, la domanda di restituzione della cauzione versata a garanzia della corretta esecuzione dell’opera
Jura novit curia e chiesto: si deve vedere il bene finale della vita.
La ratio dell’art. 112 è quella di garantire il contraddittorio, cioè di impedire
Riflessioni sulla mediazione tributaria ex art. 17 bis d.lgs. 576/92
Premessa – Con D.L. 98/11[1] convertito, con modifiche, dalla L. 111/11, il legislatore ha introdotto l’obbligo in capo al contribuente che intende proporre ricorso alla Autorità Giudiziaria[2] avverso gli atti impugnabili emessi dall’Agenzia delle Entrate aventi un valore non superiore ad € 20.000,00 e notificati successivamente al 1 aprile 2012 di presentare un’istanza di reclamo/mediazione precontenziosa alla Direzione Provinciale che ha emesso l’atto, entro il termine perentorio di 60 giorni dalla notifica dello stesso, che deve contenere, in quanto anticipatorio del successivo eventuale giudizio, i contenuti formali propri del ricorso e, pertanto, dovrà essere indirizzato alla Commissione Tributaria Provinciale territorialmente competente, contenere i dati anagrafici del contribuente, il C.F. del difensore, la procura, l’elezione di domicilio ove il contribuente intenda ricevere le comunicazioni e i difensori dovranno indicare la PEC; precisare il petitum e la causa petendi, allegare l’atto impugnato e i documenti richiamati nel ricorso.
Le problematiche connesse con il nuovo rito per i licenziamenti
di Paolo Spaziani[1] – SOMMARIO:1. Il nuovo rito per i licenziamenti nel sistema dei riti speciali. Struttura, natura e funzione. – 2. Carattere pubblicistico dell’interesse tutelato dal procedimento e conseguenze sul piano ermeneutico. – 3. L’ambito di applicazione. Il regime intertemporale. La rilevanza della domanda ai fini della determinazione del rito. – 4. Le questioni relative alla qualificazione del rapporto e il problema dei limiti oggettivi del giudicato. – 5. Le domande fondate su fatti costitutivi identici a quelli posti a fondamento dell’impugnativa di licenziamento. – 6. Le domande non fondate su fatti costitutivi identici a quelli posti a fondamento dell’impugnativa di licenziamento: a) l’errore assoluto sul rito. – 7. (Segue): b) il cumulo di domande. L’errore relativo sul rito. – 8. (Segue): c) la mancanza di errore sul rito. La contemporanea pendenza dinanzi al medesimo giudice del lavoro di più cause soggette a riti differenti.
Litispendenza internazionale: quando il giudizio nazionale ed estero hanno ad oggetto un identico rapporto sostanziale, con più chiamati a decidere
Cassazione civile, sezioni unite, sentenza del 28.11.2012, n. 21108
Commento alla sentenza della Corte di Cassazione, Sezioni Unite, n. 20727 del 23.11.2012
di Paolo Baiocchetti[1] – “Pronunzie di merito e di legittimità idonee ad esplicare efficacia di giudicato in senso sostanziale e riparto di giurisdizione in materia di public service”.