La domanda di risoluzione non richiede implicitamente la restituzione della cauzione.

In tema di appalto, la domanda di restituzione della cauzione versata a garanzia della corretta esecuzione dell’opera non può considerarsi implicitamente contenuta in quella di risoluzione del contratto di appalto per colpa del committente o per eccessiva onerosità sopravvenuta, proposta in via riconvenzionale, essendo esse caratterizzate da un “petitum” e da una “causa petendi” diverse, sicché la prima, se proposta nel corso della fase istruttoria espletata in primo grado, si configura come domanda nuova, come tale inammissibile ai sensi dell’art. 183 cod. proc. civ. (nel testo, applicabile “ratione temporis”, risultante dalle modifiche int ..........

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