Mutamento di rito di cui al D.Lgs. n. 150 del 2011 e prescrizione

Il principio per cui, in ordine al rito del lavoro, il mutamento del rito da ordinario a speciale non comporta una rimessione in termini rispetto alle preclusioni già maturate alla stregua della normativa del rito ordinario, dovendosi correlare l’integrazione degli atti introduttivi (ivi prevista dall’art. 426 c.p.c.) alle decadenze di cui alle conseguenti norme valevoli per il rito speciale, va esteso, per ovvia identità di ratio, al caso del mutamento di rito – da ordinario a speciale – di cui al D.Lgs. n. 150 del 2011 (nella specie la SC giudica fondato il motivo di censura con il quale, deducendo la violazione del D.Lgs. n. 150 del 2011, art. 4,artt. 166 e 167 c.p.c., a ..........

L'articolo completo e' riservato agli abbonati.
Login .:. Abbonati ora .:. Richiedi articolo
Visualizza
Nascondi