Spese di lite, principio della soccombenza: avvocato che si avvale della facoltà di difesa personale, convenuto che non si oppone alla pretesa dell’attore, contumacia del convenuto

Al criterio della soccombenza può derogarsi, ai sensi dell’art. 92 c.p.c. quando la parte risultata vincitrice sia venuta meno ai doveri di lealtà e probità, imposti dall’art. 88 c.p.c., oppure per reciproca soccombenza, oppure per gravi ed eccezionali ragioni. In questi casi il Giudice può disporre la irripetibilità delle spese sostenute e/o la compensazione. Ciò posto, non sussistono ragioni per non seguire il principio della soccombenza qualora l’avvocato si sia avvalso della facoltà di difesa personale prevista dall’art. 86 c.p.c.; ciò non incide sulla natura professionale dell’attività svolta in proprio favore, e, pertanto, non esclude che il giudice d ..........

L'articolo completo e' riservato agli abbonati.
Login .:. Abbonati ora .:. Richiedi articolo
Visualizza
Nascondi