Pregio e chiarezza delle difese, compenso d’avvocato supplementare (D.M. 55/2014, art. 4, c. 8): applicazione non preclusa in appello qualora in prime cure la parte poi soccombente abbia visto accogliere le proprie pretese

Con riferimento al D.M. n. 55 del 2014, art. 4, comma 8, posto che, in via generale, la possibilità di operare liquidazione dei compensi al di fuori dei parametri medi è subordinata unicamente al rispetto dell’obbligo di motivazione, va affermato che non può ritenersi che l’applicazione del detto art. 4 comma 8, sia preclusa in sede di gravame, qualora in prime cure la parte poi soccombente abbia visto accogliere le proprie pretese. La finalità della previsione, infatti, non è di tipo sanzionatorio, in quanto la maggiorazione stessa non postula che la parte soccombente abbia agito o resistito con dolo o colpa grave – operando in quel caso, semmai, l ..........

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