Rito del lavoro, inosservanza del termine di 10 giorni assegnato all’appellante per la notificazione del ricorso e del decreto di fissazione dell’udienza: quali conseguenze?

Il termine di dieci giorni assegnato all’appellante dal rito del lavoro, art. 435 c.p.c., comma 2, per la notificazione del ricorso e del decreto di fissazione dell’udienza di discussione non è perentorio; l’inosservanza del predetto termine non produce alcuna conseguenza pregiudizievole per la parte, perchè non incide su alcun interesse di ordine pubblico processuale, nè su di un interesse dell’appellato, sempre che sia rispettato il termine che ai sensi del medesimo art. 435 c.p.c., commi 3 e 4, deve intercorrere tra il giorno della notifica e quello dell’udienza di discussione. Conseguenze pregiudizievoli, in violazione del principio di ragionevole durata ..........

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