Ragione più liquida: prevale l’economicità processuale. No al giudicato implicito, sì all’assorbimento improprio.

Per il principio della ragione più liquida si può non esaminare la spettanza del diritto oggetto di lite, sicchè si è in presenza non già di un giudicato implicito sull’esistenza del diritto oggetto di pretesa, ma di c.d. assorbimento improprio, che non importa onere di impugnazione da parte del soggetto vittorioso. Infatti, com’è noto, il criterio della ragione più liquida non segue l’ordine logico-giuridico delle questioni, ma quello per così dire “economico” del risparmio di energie processuali, cioè dell’uso della ratio decidendi già pronta e di per sè sufficiente. Anche la dottrina è concorde sull’ammissibilità dell’applicazio ..........

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