La condanna generica al risarcimento del danno non impedisce che nel giudizio di liquidazione successivo il danno venga negato.

La pronuncia di condanna generica al risarcimento del danno per fatto illecito integra un accertamento di potenziale idoneità lesiva di quel fatto, sicchè la prova dell’esistenza concreta del danno, della reale entità e del rapporto di causalità è riservata alla successiva fase di liquidazione; conseguentemente il giudicato formatosi su detta pronuncia non osta a che nel giudizio di liquidazione, venga negato il fondamento concreto della domanda risarcitoria, previo accertamento del fatto che il danno non si sia in concreto verificato [Cassazione civile, sezione prima, sentenza del 3.2.2014, n. 2324]. Scarica qui la sentenza >> CondividiPost correlati:Dolo del giudice, corr ..........

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