Interpretazione letterale deve tener conto anche della punteggiatura

L’art.12 delle preleggi prevede che l’attività di interpretazione della legge implichi l’attribuzione alla norma da applicare del senso «fatto palese dal significato proprio delle parole», ma «secondo la connessione di esse»; ciò significa che, ai fini di una corretta interpretazione è necessario ricostruire la fattispecie disciplinata dalla norma nella sua interezza, considerando la consecuzione logica di ciascuna unità lessicale scelta dal legislatore, come posta in correlazione dalla punteggiatura utilizzata e non soltanto estrapolando una parola.

Cassazione civile, sezione seconda, ordinanza del 20.12.2022, n. 37179

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