Appello: divieto di reformatio in peius, acquiescenza, quantum devolutum e potere del giudice di individuare l’esatta regola di diritto applicabile alla fattispecie

Il divieto di reformatio in peius costituisce conseguenza delle norme, dettate dagli artt. 329 e 342 c.p.c., in tema di effetto devolutivo dell’impugnazione di merito ed in tema di acquiescenza, che presiedono alla formazione del thema decidendum in appello, per cui, una volta stabilito il quantum devolutum, l’appellato non può giovarsi della reiezione del gravame principale per ottenere effetti che solo l’appello incidentale gli avrebbe assicurato e che, invece, in mancanza, gli sono preclusi dall’acquiescenza prestata alla sentenza di primo grado. Il potere del giudice di individuare l’esatta regola di diritto applicabile alla fattispecie, deve misurarsi c ..........

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