Acquiescenza espressa, manifestazione di non proporre appello, regole ermeneutiche sugli atti negoziali unilaterali

L’acquiescenza espressa costituisce atto dispositivo del diritto di impugnazione e quindi, indirettamente, del diritto fatto valere in giudizio, sicchè la relativa manifestazione di volontà deve essere inequivoca e provenire dal soggetto che di quel diritto possa disporre ed all’atto con cui quella sarebbe espressa bene si applicano le regole ermeneutiche sugli atti negoziali unilaterali, nonostante la sua rilevanza a fini prevalentemente processuali, per la sua sostanziale valenza abdicativa del diritto di proporre impugnazione (ed esso è allora censurabile in sede di legittimità ai sensi dell’art. 1362 c.c. e ss.). Non può integrare univoca manifestazione di non prop ..........

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