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Articoli da 806 a 840 c.p.c.
Titolo VIII
DELL’ARBITRATO
Capo I DELLA CONVENZIONE D’ARBITRATO
Art. 806.
Controversie arbitrabili
Articoli da 706 a 805 c.p.c.
Libro Quarto
DEI PROCEDIMENTI SPECIALI
Titolo II
DEI PROCEDIMENTI IN MATERIA DI FAMIGLIA E DI STATO DELLE PERSONE
Capo I
DELLA SEPARAZIONE
Articoli da 90 a 120 c.p.c.
Capo IV
DELLE RESPONSABILITA’ DELLE PARTI PER LE SPESE E PER I DANNI PROCESSUALI
Art. 90.
Articolo abrogato.
Art.
Dichiarazione confessoria contenuta nel CID: è prova?
La dichiarazione confessoria, contenuta nel CID (constatazione amichevole del sinistro), è liberamente apprezzata dal giudice e non ha valore di piena prova nemmeno nei confronti del confitente.
Annotazione alla sentenza della Suprema Corte di Cassazione n. 1602 del 23.1.2013
di Valeria Vasapollo[1] – Sommario: 1) Premessa 2) Il Caso; 3) Sul Valore Probatorio Della Constatazione Amichevole Di Incidente ; 4)Sulla Natura Negoziale E Libera Interpretazione Del Cid Da Parte Del Giudice
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Confessione resa nel C.I.D.: non è piena prova
La dichiarazione confessoria, contenuta nel relativo modulo (cosiddetto C.I.D.), resa dal responsabile del danno proprietario del veicolo assicurato e litisconsorte necessario, non ha valore di piena prova nemmeno nei confronti del solo confitente, ma deve e essere liberamente apprezzata dal giudice, dovendo trovare applicazione la norma di cui all’art. 2733 c.c., comma 3, secondo la quale, in caso di litisconsorzio necessario, la confessione resa da alcuni soltanto dei litisconsorti è, per l’appunto, liberamente apprezzata dal giudice.
Le problematiche connesse con il nuovo rito per i licenziamenti
di Paolo Spaziani[1] – SOMMARIO:1. Il nuovo rito per i licenziamenti nel sistema dei riti speciali. Struttura, natura e funzione. – 2. Carattere pubblicistico dell’interesse tutelato dal procedimento e conseguenze sul piano ermeneutico. – 3. L’ambito di applicazione. Il regime intertemporale. La rilevanza della domanda ai fini della determinazione del rito. – 4. Le questioni relative alla qualificazione del rapporto e il problema dei limiti oggettivi del giudicato. – 5. Le domande fondate su fatti costitutivi identici a quelli posti a fondamento dell’impugnativa di licenziamento. – 6. Le domande non fondate su fatti costitutivi identici a quelli posti a fondamento dell’impugnativa di licenziamento: a) l’errore assoluto sul rito. – 7. (Segue): b) il cumulo di domande. L’errore relativo sul rito. – 8. (Segue): c) la mancanza di errore sul rito. La contemporanea pendenza dinanzi al medesimo giudice del lavoro di più cause soggette a riti differenti.
Appunti in tema di impugnazione incidentale
CORTE DI CASSAZIONE; sezione quinta civile; sentenza 10 gennaio 2013, n. 465; Pres. _________, Est. ________, P.M. _______ (concl. _________); Agenzia delle entrate (Avv. ___________) c. C.E.P. (non costituito). Cassa con rinvio Comm. Trib. Reg. Emilia Romagna 19 settembre 2005.