Interpretazione letterale è prevalente su quella per ratio (IL ≥ IR): principio costantemente ribadito dalla giurisprudenza

L’attività ermeneutica, in consonanza con i criteri legislativi di interpretazione dettati dall’art. 12 delle preleggi, deve essere condotta innanzitutto e principalmente, mediante il ricorso al criterio letterale; il primato dell’interpretazione letterale è, infatti, costantemente ribadito dalla giurisprudenza di legittimità secondo cui all’intenzione del legislatore, secondo un’interpretazione logica, può darsi rilievo nell’ipotesi che tale significato non sia già tanto chiaro ed univoco da rifiutare una diversa e contraria interpretazione. Tribunale Rimini, sezione unica, sentenza del 19.03.2020 Download CondividiPost correlati:Il primato dell'in ..........

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