Intelligenza Artificiale: come può utilizzarla il Magistrato?ecco le Raccomandazioni sull’uso dell’intelligenza artificiale nell’amministrazione della giustizia (CSM).
Possono rientrare tra gli impieghi ammissibili – purché in modalità tracciata, sicura e con revisione umana e nell’ambito degli applicativi forniti all’interno del dominio giustizia – le seguenti attività (si tratta di un’elencazione non esaustiva):
1. Ricerche dottrinali
2. Sintesi di provvedimenti ostensibili e contributi dottrinali
3. Organizzazione del lavoro giudiziario: supporto nella redazione di report statistici sull’andamento dell’ufficio; analisi di conformità tra programmi di gestione e dati di registro; comparazione automatizzata di documenti; redazione di bozze di relazioni o pareri su incarichi direttivi e semidirettivi; gestione dei calendari d’udienza sulla base di carichi e scadenze.
4. Supporto agli uffici c.d. “affari semplici”: ausilio nelle attività seriali e a bassa complessità giuridica con la redazione di bozze standardizzate da adattare poi al caso specifico dal magistrato o dai suoi collaboratori.
5. Supporto ad attività giurisdizionali gestionali attraverso il controllo della documentazione (soprattutto contabile nonché delle certificazioni) prodotta in atti ove opportunamente anonimizzata.
6. Confronto tra soluzioni tecniche per la gestione fascicoli: comparazione automatizzata di pratiche e prassi organizzative, anche tra diversi uffici, per individuare criticità o buone pratiche replicabili.
7. Generazione automatica di presentazioni (slides): creazione di materiali illustrativi a partire da documenti giuridici o relazioni, per attività formative o divulgative.
8. Produzione di tabelle e grafici: estrazione di dati dai registri, organizzazione in tabelle, analisi comparativa e rappresentazione grafica per fini organizzativi o conoscitivi.
9. Revisione linguistica e stilistica di testi: rilettura di bozze per verificarne la coerenza sintattica, ortografica e la chiarezza espositiva.
10. Catalogazione e archiviazione per materia dei quesiti ai CTU: organizzazione delle richieste per parola chiave o categoria tematica per facilitarne la consultazione e il riuso.
11. Predisposizione di calendari d’udienza: generazione automatizzata degli orari e dell’agenda sulla base dei criteri predefiniti e dei carichi di lavoro.
12. Traduzione assistita: uso dell’IA per traduzioni preliminari di testi giuridici, da sottoporre sempre a verifica umana.
L’uso dell’IA deve essere prevalentemente orientato a liberare tempo per la decisione e non solo a un incremento dell’efficienza e della produttività. Poiché realisticamente in futuro non sarà consentito al singolo magistrato di vagliare in autonomia gli algoritmi che governano i sistemi, la verifica umana dovrà concentrarsi sull’output: pertinenza rispetto al caso, coerenza giuridica, replicabilità su fonti ufficiali e assenza di errori o distorsioni rilevanti. Il giudice potrà mantenere l’autonomia critica solo se disporrà del tempo necessario per controllare gli esiti, farli propri oppure discostarsene motivatamente quando non convincenti. Ciò implica anche la possibilità di resistere alla macchina (riconoscendone gli errori ed evitando il c.d. automation bias) e di non cedere all’attrazione dell’efficienza numerica quando questa mette a rischio la qualità della decisione e i presìdi del giusto processo.
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