Giustizia Civile e PNRR: la proposta dell’Unione Nazionale Camere Civili
Il rischio è oggi quello di una giustizia “da remoto”, affidata a magistrati che non hanno preso parte all’istruttoria e che si troveranno a definire controversie di rilevante impatto umano e sociale. Già nel 2021 il Consiglio Superiore della Magistratura aveva segnalato la pericolosità di tali pratiche, che compromettono tanto il diritto di difesa quanto la qualità complessiva della funzione giurisdizionale.
Si pone altresì il fondato dubbio che la misura possa rappresentare una deroga al principio del giudice naturale, mentre l’insuccesso (almeno parziale) dell’Ufficio per il Processo appare ormai palese. Nonostante l’ingente investimento e il coinvolgimento di migliaia di collaboratori, manca un monitoraggio oggettivo dei risultati e si profila un pericoloso modello di giustizia precaria, senza formazione né prospettive di stabilizzazione.