Espressioni offensive: cosa prevale tra diritto di difesa e diritto della controparte al decoro e all’onore?

Nel conflitto tra diritto a svolgere la difesa giudiziale nel modo più largo e insindacabile e il diritto della controparte al decoro e all’onore prevale il primo, salvo l’ipotesi in cui le espressioni offensive siano gratuite, ossia non abbiano relazione con l’esercizio del diritto di difesa e siano oggettivamente ingiuriose; pertanto non commette illecito disciplinare l’avvocato che, in un atto del giudizio, usi espressioni forti per effettuare valutazioni generali attinenti alla materia del contendere e a scopo difensivo. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Picchioni, rel. Picchioni), sentenza n. 51 del 16 luglio 2019 (pubbl. 12.12.2019) Download CondividiPost correlati ..........

L'articolo completo e' riservato agli abbonati.
Login .:. Abbonati ora .:. Richiedi articolo
Visualizza
Nascondi