Compensazione delle spese, giusti motivi: discrezionalità condizionata a canoni minimi di logicità

Con riferimento alla compensazione delle spese va osservato che il ragionamento del giudice che prescinde totalmente dalla valutazione dall’esito della lite, e quindi dalla soccombenza, fondandosi invece su una circostanza ad esso estranea, viola il disposto dell’art. 92 c.p.c., comma 2, nella formulazione all’epoca vigente e secondo l’interpretazione di legittimità al tempo stabilizzatasi che, pur riconoscendo una discrezionalità nell’anzidetta compensazione, nell’identificazione dei “giusti motivi” della stessa, la condizionava a canoni minimi di logicità [Cassazione civile, sezione sesta, sentenza del 29.10.2014, n. 22888]. Scarica qui la ..........

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